
Commento al rapporto 2024 ISPRA sui rifiuti urbani
3 Febbraio 2025
La SOS rifiuti S.r.l sostiene da tempo e con determinazione il riciclo degli imballaggi in plastica per la salvaguardia ambientale
3 Marzo 2025La Sos rifiuti plaude alla nomina del Commissario alla Terra dei Fuochi
Nel Consiglio dei Ministri del 19 febbraio il governo ha nominato il generale Giuseppe Vadalà Commissario della Terra dei Fuochi a seguito della recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.
La CEDU ha condannato l’Italia per i ritardi nella bonifica e la mancata protezione di circa 3 milioni di cittadini che risiedono nella zona a cavallo tra le province di Napoli e Caserta.
La sentenza contiene 3 obblighi per l’Italia da soddisfare entro 2 anni:
- preparare una strategia complessiva per affrontare la situazione della Terra dei Fuochi;
- creare un meccanismo di monitoraggio indipendente;
- stabilire una piattaforma pubblica per informare la cittadinanza.
Il provvedimento del governo ricalca le richieste della CEDU che impone all’Italia di dotarsi di una strategia che:
coinvolga tutti i livelli dello Stato (locale, regionale e nazionale) evitando però di frammentare le responsabilità;
valuti i livelli di inquinamento di suolo, acqua e aria;
definisca tempistiche precise a breve, medio e lungo termine.
Con la nomina del Commissario il governo riporta dunque ad un unico soggetto l’attuazione degli interventi di bonifica della Terra dei fuochi, che prima dipendevano da diversi livelli di governo, sia nazionale che territoriale
Quadro che ha impedito, finora, di completare in tempi accettabili gli interventi di bonifica così come ha anche ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La prima scadenza che dovrà rispettare il generale Giuseppe Vadalà è quella che, entro 60 giorni dalla nomina, dovrà produrre ed inviare a Palazzo Chigi una relazione sulla situazione della Terra dei Fuochi ed un piano d’azione per accelerare la bonifica.
Il commissario avrà poi il compito di:
monitorare le bonifiche, individuando le azioni in corso e programmate;
garantire la salubrità agroalimentare;
effettuare il monitoraggio ambientale e sanitario delle popolazioni della Terra dei Fuochi, nelle province di Napoli e Caserta;
valutare e coordinare l’impiego delle risorse disponibili;
individuare e perimetrare i siti oggetto di contaminazione;
Campagna ‘Ecogiustizia subito’: accelerare monitoraggio e piattaforma.
In una delle sue prime apparizioni in pubblico nelle vesti di Commissario della Terra dei Fuochi il generale Vadalà ha dichiarato che, la relazione sullo stato dell’arte, sarà certamente pronta nei tempi indicati nel decreto di nomina anche se, il buon esito delle bonifiche, dipenderà molto dai fondi che verranno messi a disposizione.
La nomina del Commissario per la Terra dei Fuochi attira il plauso della società civile ed anche della Sos rifiuti Srl che, da sempre, è impegnata in un’opera di sensibilizzazione della cittadinanza sull’importanza della raccolta differenziata coerentemente con la sua attività di distribuzione automatica di sacchi per la stessa.
Che porta subito l’attenzione sugli altri 2 obblighi imposti dalla CEDU all’Italia: monitoraggio indipendente della Terra dei Fuochi e piattaforma pubblica con informazioni alla cittadinanza.
Il governo dovrebbe “velocizzare l’istituzione di un’Autorità indipendente per il monitoraggio di quanto accade in quei territori e la creazione di una piattaforma accessibile e trasparente, per garantire un’informazione puntuale per le comunità che finora è mancata”, chiedono le associazioni ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera, che da novembre 2024 hanno lanciato la campagna “Ecogiustizia subito: in nome del popolo inquinato”.
“Per lo Stato italiano è tempo di assumersi le proprie responsabilità e di passare ai fatti per dare un nuovo futuro a questi territori”, concludono.
Sessanta giorni di tempo per inviare a Palazzo Chigi una relazione., appena nominato commissario unico per la Terra dei Fuochi.